L'aumento dei decessi smentisce chi banalizzava il virus

L’aumento dei decessi smentisce chi banalizzava il virus

A marzo 2020 i morti sono aumentati del 49% rispetto alla media degli ultimi 5 anni.

Su questa pandemia è stato detto e scritto di tutto. E nella maggior parte dei casi senza conoscere il virus che l’ha provocata. Gli stessi ricercatori hanno ammesso che il covid-19 è un coronavirus praticamente sconosciuto nei dettagli. Lo si impara a conoscere dai tragici effetti che crea.

Ciò nonostante sui social si sono avvicendate teorie fantasiose. Ipotesi nate solo dalle sensazioni di chi non conoscendo la materia, se la inventa.

Meglio tralasciare tutti i consigli riguardanti la terapia o la prevenzione che sono apparsi in rete. Gli esperti hanno fatto fatica e sono stati costretti ad un super lavoro per smentire prassi che stavano facendo breccia nel collettivo.

La sconsideratezza di certe persone è arrivata addirittura a sostenere che questo virus fosse sopravvalutato e che non sarebbe valsa la pena di prenderlo in considerazione. Sono addirittura apparse tabelle che legittimavano questa teoria, riportando persino un calo dei morti.

Purtroppo la realtà è ben diversa. L’Istituto Superiore della Sanità, attraverso Istat, ha diramato il rendiconto ufficiale dei decessi avvenuti nel mese di Marzo. Si registra un aumento del 49% su scala nazionale rispetto alla media degli ultimi 5 anni. Il tragico picco si registra nella provincia di Bergamo, dove l’aumento è del 568%, con punte che superano il 700% in alcuni comuni.

Usciamo per un secondo dall’ambiente freddo dei numeri per applicarli alla realtà. Un incremento del 700% in un piccolo comune di (per esempio) 200 abitanti, significa che se nella media degli ultimi 5 anni erano morte a Marzo 3 persone, quest’anno se ne sono andate 21. Più del 10% della popolazione.

La vicenda, oltre ad essere toccante sotto l’aspetto umano, mette ancora una volta in risalto la poca affidabilità di taluni frequentatori della rete. Viene a mancare, oltre che la coscienza, anche la maturità da parte di chi vuole ritagliarsi a qualunque costo uno spazio di visibilità. Anche se questo spazio è chiaramente effimero.

 

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